HOUSING CARCERE-TERRITORIO

Il progetto Housing carcere-territorio opera a supporto dei processi di reinserimento sociale di persone in misura di esecuzione penale esterna (semilibertà, detenzione domiciliare, affidamento ai servizi sociali) o ex detenuti che da poco hanno terminato la pena, in collaborazione con le istituzioni locali e con diversi soggetti della società civile.

Gli alloggi a disposizione del progetto, gestiti da Ass.ne Carcere Territorio Bergamo A.P.S. e Opera Pia Caleppio Bergamo, sono in totale 13: 10 di prima accoglienza e 3 di seconda accoglienza.

In particolare, uno di questi appartamenti gestito da Carcere Territorio è disponibile per l’accoglienza breve finalizzata alla realizzazione di permessi premio per persone detenute o alla ospitalità di famigliari, residenti fuori Provincia o regione, in visita a detenuti nel Carcere di Bergamo.

Inoltre è in grado di attivare l’accoglienza presso strutture convenzionate con altri enti a seconda della tipologia del richiedente.

Per i progetti housing relativi al femminile e per gli inserimenti nell’alloggio di riferimento, significativa è la collaborazione con la comunità Casa Samaria, struttura di Caritas Bergamasca gestita dalle Suore delle Poverelle, che ospita donne in misura di esecuzione penale esterna.

Obiettivi

L’obiettivo generale è quello di offrire spazi abitativi temporanei, relazioni sociali e strumenti culturali per poter raggiungere un’autonomia personale mirata ad una maggiore inclusione sociale.

  • L’accoglienza in appartamento si determina tramite le segnalazioni formulate da diversi “addetti ai lavori” interessati, quali operatori del carcere, operatori sociali, ULEPE, assistenti sociali, familiari, avvocati, ecc. oppure è la stessa persona detenuta che segnala il proprio caso.
  • Per i detenuti definitivi è determinante la valutazione del piano trattamentale interno, valutato con l’equipe educativa della Casa Circondariale di Bergamo tramite l’agente di rete.

Come funziona

Per le persone che all’esterno del carcere sono sottoposti a misure limitative della libertà personale, l’accoglienza viene determinata con l’agente di rete, gli educatori e i servizi di riferimento.

  • Durante la definizione della progettualità vengono precisati gli accordi con l’interessato da parte dell’educatore di Caritas referente del progetto di accoglienza, in cui si stabiliscono le modalità, gli obiettivi, (ad esempio il monitoraggio sulla capacità di gestione delle relazioni e i tempi di accoglienza.
  • Durante il percorso housing negli alloggi di Carcere Territorio, ogni persona viene incontrata settimanalmente (spesso più volte la settimana) da parte degli educatori referenti, con a volte la compresenza del volontario di riferimento.
  • A cadenza bimestrale si svolgono colloqui di verifica, con la presenza anche dell’agente di rete, che riguardano il progetto di ogni singola persona ospite.
  • Significative sono le azioni di accompagnamento sociale nei confronti delle persone accolte, finalizzate a favorire l’accesso agli enti pubblici e privati, realtà associative, ecc.
  • Vengono attuate da parte degli operatori e dei volontari alcune proposte conviviali e culturali, atte a coinvolgere le persone in eventi ricreativi finalizzati all’accrescimento della consapevolezza personale.