Dalla lettura dei dati Istat emerge sempre di più la difficoltà a curarsi causata dall’impoverimento. L’ambulatorio di prossimità intende garantire il diritto alla salute e la promozione della dignità delle fasce più deboli mettendo a disposizione, di tutte le persone e delle famiglie in difficoltà e senza reddito, un importante servizio gratuito di assistenza medica specialistica di carattere essenziale o urgente. Soggetti promotori sono la Caritas Diocesana Bergamasca e la Casa di Cura B. Palazzolo, in partenariato con Associazione Oikos Onlus e il Centro Aiuto alla Vita. Il progetto è attivo dal 17 ottobre 2016, giornata mondiale contro la povertà.
Soggetti promotori
Casa di Cura Beato Luigi Palazzolo, Caritas Diocesana Bergamasca in partenariato con Associazione Oikos Onlus e Centro Aiuto alla Vita.
Descrizione del progetto
L’ambulatorio di prossimità intende garantire il diritto alla salute e la promozione della dignità delle fasce più deboli mettendo a disposizione, di tutte le persone e delle famiglie in difficoltà e senza reddito, un importante servizio gratuito di assistenza medica specialistica di carattere essenziale o urgente.
Destinatari
Destinatari del progetto:
- cittadini disoccupati che non hanno accesso a prestazioni specialistiche in regime privato;
- cittadini comunitari senza TEAM (Tessera Europea di Assicurazione Malattia) e cittadini non comunitari irregolari, tramite invio dell’Associazione Oikos;
- cittadini italiani senza dimora;
- cittadini che non hanno diritto ad esenzioni.
Prestazioni erogate
Visite afferenti a diverse branche specialistiche ambulatoriali: Angiologia, Cardiologia, Chirurgia, Dermatologia, Endocrinologia, Fisiatria, Gastroenterologia, Medicina, Neurologia, Oculistica, Ortopedia, Otorinolaringoiatria, Radiologia, Urologia, Odontostomatologia.
Modalità di accesso
Il paziente, tramite segnalazione da parte dei Centri di Primo ascolto Parrocchiali o del sistema territoriale dei servizi, viene inviato al Centro di Primo Ascolto della Caritas Diocesana di Bergamo (CPAeC) per richiedere una prestazione sanitaria specialistica. Se il paziente rientra nei requisiti stabiliti, il CPAeC effettua la prenotazione via mail alla Cura Beato Luigi Palazzolo, specificando in nota che si tratta di un paziente Caritas. Il paziente, il giorno della visita, effettua l’accettazione nei modi normali. Al termine della visita, il medico rilascia al paziente il referto.
Criteri di accesso
Sul piano economico:
- perdita del lavoro ovvero riduzione o mancanza di reddito;
- indigenza o difficoltà nell’affrontare le spese quotidiane;
- nessun’altra esenzione dal ticket previste dalla normativa regionale e nazionale;
- un reddito familiare complessivo non superiore a quello riferito nella tabella redditi allegata;
- alcun diritto di proprietà, usufrutto, abitazione, altro diritto reale su un fabbricato diverso dall’abitazione principale né di aree edificabili;
- nessuna auto di grossa cilindrata, moto, camper e caravan.
Sul piano anagrafico:
- perdita di residenza pur mantenendo, per le persone straniere, valido titolo di soggiorno;
- residenti nella provincia e nella città di Bergamo;
- persone senza dimora.
Organizzazione interna del servizio
Il funzionamento dell’Ambulatorio di Prossimità è reso possibile grazie alla collaborazione dei medici che, gratuitamente si dedicano alla cura delle persone bisognose e dalla presenza di un fondo di assistenza sanitaria istituito da Caritas Diocesana Bergamasca per l’erogazione delle prestazioni a cui tutti possono contribuire.
Contatti
Milena Vitali
Centro di Primo Ascolto e Coinvolgimento (CPAeC) “Porta dei Cocci”
email: m.vitali@caritasbergamo.it
telefono: +39 035 4598452
orario: lunedì e giovedì dalle 14.00 alle 17.00
Documenti